– Maggio 2023 –
Giornata di studio a Roma con il Ministro Lollobrigida e i rappresentanti di tutta la filiera oleicola ideata dagli imprenditori Alessia e Giovanni Zucchi, tra i pionieri della sostenibilità nel settore oleario a livello internazionale
Pilastro della dieta mediterranea, l’olio d’oliva italiano è uno dei prodotti che meglio esprimono i valori del Made in Italy alimentare nel mondo intero. Per questo è fondamentale che, coerentemente con le indicazioni della strategia europea “from Farm to Fork”, la filiera olivicolo-olearia del nostro Paese raccolga rapidamente e nel modo più efficace la sfida verso una transizione a sistemi di gestione capaci di coniugare la massima qualità del prodotto con le più alte garanzie di sostenibilità.
È questo il tema sviluppato nella giornata di studio “Extravergine e sostenibilità”, promossa da Alessia e Giovanni Zucchi e tenutasi all’hotel St. Regis di Roma, con la partecipazione dei rappresentanti di tutta la filiera.
Nel dare il benvenuto ai presenti, Alessia Zucchi ha subito rivolto un pensiero alle popolazioni di Emilia-Romagna e Marche colpite dall’alluvione: uno scenario di devastazione che ha investito pesantemente anche le filiere agricole e che induce a porre sempre di più la sostenibilità al centro di riflessioni e strategie a più livelli. Dopodiché ha introdotto il senso della giornata, ovvero segnare un passo importante nel cammino di crescita dell’olio di oliva italiano. Un percorso al quale lei e il fratello Giovanni contribuiscono con la forza e la passione ereditate dal padre Vito, recentemente scomparso, che è stato figura chiave ed esempio di imprenditoria illuminata per l’intero mondo oleario italiano e internazionale.
A seguire, il prof. Giovanni Mattia (Università degli studi Roma Tre) ha presentato la ricerca sul “Percepito della sostenibilità dell’Olio EVO: il punto di vista del Consumatore”.
Il lavoro ha evidenziato come per determinare impatti positivi significativi, gli sforzi di miglioramento delle pratiche di coltivazione, delle tecniche di estrazione e lavorazione dell’olio e dei sistemi di distribuzione, debbano trovare riscontro nella disponibilità dei consumatori a riconoscere questi stessi sforzi, facendo della sostenibilità un driver importante nelle scelte di acquisto. Di qui l’esigenza forte di un nuovo patto di fiducia, fondato sulla trasparenza, sull’ascolto reciproco, e garantito a livello istituzionale.
A seguire le tre tavole rotonde con: il prof Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore), il prof Antonio Finizio (Università Milano Bicocca), il prof Fabio Iraldo (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), il prof Raffaele Sacchi (Università degli Studi di Napoli Federico II), la dott.ssa Luna Aristei (Luiss Guido Carli Roma); Giorgio Donegani (Consigliere Ordine nazionale dei Tecnologi Alimentari), David Granieri (UNAPROL), Giorgio Zampetti (Legambiente), Marco Pedroni (ADM), Andrea Marino (Federolio), Luigi Canino (ITALIA OLIVICOLA), Tommaso Loiodice (UNAPOL), Vittorio Cino (IBC e Centromarca) e Fabrizio Premuti (Konsumer).
Non ha voluto mancare il Ministro Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste on. Francesco Lollobrigida che ha sottolineato come, a fronte della minor produzione legata negli ultimi anni a cause oggettive come la siccità e il diffondersi della Xylella fastidiosa in Puglia, la scelta di puntare sulla sostenibilità permetterebbe di invertire il trend con una strategia di medio-lungo periodo, o comunque di contraddistinguere l’Italia per quella che è la sua peculiarità maggiore: la qualità.
Per il Ministro, un Sistema di Qualità Nazionale, legato alla sostenibilità e avvalorato dal Masaf, consentirebbe poi di attuare una segmentazione verso l’alto che, unita ad un’efficace comunicazione sul consumatore, permetterebbe una maggiore remunerazione delle produzioni nazionali e un conseguente aumento degli investimenti sul territorio italiano, a fronte di una ritrovata redditività delle coltivazioni e lavorazioni, oggi sempre più limitata. È fondamentale che l’olio extravergine italiano non sia più vissuto come una semplice commodity, ma ne venga percepito un maggiore valore aggiunto, da distribuire al meglio lungo tutta la filiera e in grado di rilanciare il sistema Italia sotto un unico cappello, quello della sostenibilità.
Al termine del suo intervento, Alessia e Giovanni Zucchi hanno donato al Ministro Lollobrigida le “Linee Guida per la valutazione e la comunicazione della sostenibilità degli oli da olive italiani”. Frutto di un lavoro interdisciplinare durato più di tre anni e sviluppato con il contributo di un Comitato Scientifico di docenti ed esperti attivi in alcune tra le più prestigiose Università italiane, le Linee Guida costituiscono uno strumento fondamentale per qualificare e comunicare la sostenibilità dell’olio di oliva italiano, nei diversi ambiti in cui essa si articola: ambientale, sociale, economico e nutrizionale.
“In un momento storico così delicato, è necessario che tutta la filiera – from farm to fork – converga su un’unica certificazione della Sostenibilità dell’Olio Extravergine di Oliva – ha commentato Giovanni Zucchi, che sin dal 2016 riversa il massimo impegno nella promozione della sostenibilità nel settore oleario, per la crescita di tutta la filiera. Credo molto in questo progetto e per questo sono onorato di aver sostenuto il Comitato Scientifico che ha realizzato le Linee Guida”.